Tornare con un ex non è mai una saggia idea. Lo dice la scienza e non usa mezzi termini. Quindi, nel caso in cui la malsana idea vi dovesse entrare tra qualche piega del cervello, ricordata bene che la sola minestra riscaldata degna di nota ha una nome preciso: si chiama ribollita ed è totalmente a base di sostanze inanimate (si cipolla, no scalogno).
Il dolore di vedere qualcuno andare avanti senza di noi può essere atroce, e anche quando i nostri amici non fanno altro che ricordarci che ci sarà di meglio, troveremo di meglio, noi magari siamo lì a pensare desiderose di riprovarci e di fare un altro tentativo. Ma rimanere bloccati in quel limbo di relazioni-non-relazioni che si possono spiegare solo con un “È complicato” non è affatto salutare – letteralmente, dice la scienza. Infatti, secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Family Relations, le relazioni tra ex, sia eterosessuali che omosessuali, si sono rivelate «legate a un aumento dei sintomi di disagio psicologico»
Lo studio, che ha preso in esame la natura ciclica della fine di una relazione, del ricongiungimento e degli effetti successivi che questo può avere su un individuo, ha raccolto dati da 545 individui in totale; 279 quelli riguardanti relazioni tra persone dello stesso sesso, e 266 di relazioni tra individui di sesso diverso. «I modelli di comportamento legati alla rottura e al ricongiungimento di una coppia sono stati collegati a un aumento dei sintomi di disagio psicologico, poiché l’accumulo di repentini cambiamenti nelle relazioni può creare ulteriore turbolenza per gli individui»
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