Roberto Martina
Avvocati Liberi
La Giunta del Comune di Bologna #Bologna30 #Città15min, dando seguito all’obiettivo: “Rivoluzione ambientale e transizione ecologica afferma che per migliorare la qualità dell’ambiente e della vita delle città è indubbiamente indispensabile un’azione efficace e lungimirante sulla mobilità” e così, nascondendosi dietro alla risoluzione ONU n. 74/299 “Migliorare la sicurezza stradale a livello globale” ed alla risoluzione UE Parlament n. 2021/2014(INI), “Quadro strategico dell’UE per la sicurezza stradale 2021/2030″ -entrambe NON VINCOLANTI- ha deliberato l’approvazione del PPTU (Piano particolareggiato…) che dal 1 gennaio 2024 ha introdotto il limite di velocità di 30 Km/h nel 70% delle strade dell’intero centro abitato felsineo.
Il risultato è quello che vedete nel video: una città paralizzata.
Vedremo se oltre a suonare i clacson i cittadini bolognesi saranno capaci di ribellarsi davvero o se, al contrario, confermeranno una certa docilità anche su questo aspetto.
Quel che dovrebbe essere evidente dalla “pandemia”, e invece non lo è affatto, è il Processo totalitario adottato da elite politico-finanziarie che usano come bastone il bene della Salute per convincere i cittadini e ottenere sempre maggiore controllo e isolamento sociale in uno con la distruzione del capitale umano ed economico italiano.
In sostanza con il pretesto di occuparsi della ns salute, e quindi per il nostro bene (?!), attentano alla vita dei cittadini aggredendo diritti e libertà fondamentali.
Il territorio è dei cittadini – res pubblica – ma è al centro di questo processo distruttivo in tutto l’occidente collettivo ma non anche o, speriamo, non ancora, al centro dell’interesse e del dibattito tra i cittadini.
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