Nonna di 90 anni malata di cancro, inconsapevolmente ha “ingannato la morte” per 21 anni dopo che il marito le ha tenuto segreta la sua diagnosi terminale

Ci chiediamo ancora il perchè, forse a farci morire non sarà la paura di morire? o le cure che ci sono a disposizione

In fondo all’articolo parliamo della paura di morire

Una nonna colpita dal cancro ha inconsapevolmente “ingannato la morte” per due decenni dopo che suo marito aveva nascosto la sua prognosi terminale.

Rosie Gamp, di Edgware,  Londra , è morta per una malattia separata all’età di 90 anni nell’aprile 2021 ed era completamente ignara che i medici le avessero inflitto una “condanna a morte” nel 1999.

Ha consapevolmente firmato per sperimentare un farmaco ormai collaudato che ha fermato il suo cancro al seno, fermando la malattia sul suo nascere e dandole anni extra di vita preziosa per vedere crescere i suoi nipoti.

Ma, per quanto ne sapeva Rosie, la sua malattia semplicemente “non si era più ripresentata”.

Persino la sua famiglia non aveva idea della sua situazione. Melvin, suo marito da 67 anni, glielo ha raccontato solo in un sentito elogio funebre al funerale della sua “principessa ebrea”, con la sconcertante confessione del 95enne che ha scioccato la famiglia.

Spiegando la sua decisione estremamente controversa di mantenere segreta la sua prognosi, Melvin ha insistito sul fatto che era la cosa “giusta” da fare, dicendo a MailOnline: “Non pensavo che potesse sopportarlo”. 

Melvin, consapevole che ciò che ha fatto potrebbe essere considerato il più grande atto d’amore o il più grande tradimento, ha ammesso: “Penso di aver fatto la cosa giusta”. Ma ha riconosciuto che i suoi due figli potrebbero non essere d’accordo.

Fonte: https://www.dailymail.co.uk/health/article-13086913/Grandmother-breast-cancer-drug-trial.html

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Quando l’Ansia Diventa una Profezia Auto-avverante

La morte è un tema universale e inevitabile che affrontiamo tutti, ma per alcuni, la paura di morire può diventare una condizione debilitante che, paradossalmente, può portare a una serie di conseguenze negative, anche alla morte stessa. Questo fenomeno, noto come “profezia auto-avverante”, può essere osservato in diversi contesti e ha profonde implicazioni sulla salute mentale e fisica delle persone coinvolte.

La Natura della Paura di Morire

La paura della morte è un sentimento profondo che può manifestarsi in vari modi: ansia, panico, ipocondria o persino ossessioni riguardanti la propria mortalità. Questo timore può essere alimentato da esperienze personali di perdita, malattia, eventi traumatici o semplicemente dall’incertezza dell’ignoto che accompagna la morte stessa.

L’Effetto della Paura sulla Salute

La ricerca psicologica ha dimostrato che la paura e l’ansia cronica possono avere un impatto significativo sulla salute mentale e fisica di un individuo. La costante tensione e l’iper-vigilanza associate alla paura della morte possono portare a disturbi del sonno, depressione, disturbi alimentari e aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, la costante preoccupazione per la propria morte può portare a un deterioramento generale della qualità della vita.

La Profezia Auto-avverante

Quando una persona è così pervasa dalla paura di morire, può verificarsi ciò che gli psicologi definiscono una “profezia auto-avverante”. Questo concetto suggerisce che le credenze negative di una persona sulla propria mortalità possono influenzare il comportamento in modi che rendono più probabile il verificarsi di ciò che temono. Ad esempio, un individuo che vive costantemente con la paura di un attacco di cuore può sviluppare sintomi di ansia che imitano quelli di un attacco cardiaco, portando a una ricerca eccessiva di cure mediche che, a sua volta, aumenta il rischio di complicazioni mediche reali.

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