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    Home»Attualità»I misteri del Bayesian: i servizi segreti inglesi sono entrati prima nel relitto?
    Attualità

    I misteri del Bayesian: i servizi segreti inglesi sono entrati prima nel relitto?

    1 Luglio 202513 Mins Read
    I misteri del Bayesian - i servizi segreti inglesi sono entrati prima nel relitto
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    Alla fine è riemerso dalla rada di Porticello, completamente sporco di fango ma perfettamente intatto, almeno stando alle fotografie che sono state mostrate.

    E’ il Bayesian, la barca dei misteri, di proprietà del miliardario britannico Mike Lynch, che nel Regno Unito era noto per essere una sorta di omologo inglese di Bill Gates.

    Lynch era infatti attivo nel settore della cibernetica, ma negli ultimi tempi era rimasto coinvolto in spinose vicende legali che lo vedevano accusato assieme al suo socio d’affari, Stephen Chamberlain, di frode finanziaria ai danni della Hewlett Packard, la nota società di informatica americana.

    Mike Lynch, a sinistra, Stephen Chamberlain, a destra

    Lynch e il suo partner erano stati accusati di aver gonfiato artificialmente il fatturato della loro società, Autonomy, per poi far lievitare così a sua volta il suo prezzo di vendita salito alla vertiginosa cifra di 11 miliardi di dollari.

    I due ne erano usciti indenni dono un controverso processo tenutosi a San Francisco, città strategica per il partito democratico e per lo stato profondo americano, ma non sono mancati i dubbi su una sentenza che sembra essere stata il risultato delle pressioni di potenti ambienti per tirare i due fuori dai guai.

    Lynch e Chamberlain non erano soltanto infatti due semplici imprenditori informatici.

    Erano molto di più.

    Darktrace: un covo di spie angloamericane

    La storia di Lynch in particolar modo è legata a quella di un’altra sua società, Darktrace, fondata nel 2013 e nel cui consiglio di amministrazione pullulavano già sin dalle prime battute elementi dei servizi di intelligence britannici.

    A far parte di Darktrace sono personaggi del calibro di Lord Evans di Weardale, già direttore del MI5 dal 2007 al 2013, e agenti della Central Intelligence Agency come Alan Wade.

    Lord Evans di Weardale

    Darktrace nasce ufficialmente come una società che si occupa di sicurezza informatica, ma il suo vero scopo in realtà sembra essere quello di fornire una copertura ai servizi segreti anglo-americani per realizzare varie operazioni di spionaggio o hackeraggio informatico.

    Oggi la partita tra i servizi di intelligence di tutto il mondo non si gioca soltanto con le armi, ma sul dominio della sfera cibernetica.

    Se si controlla questa, non si controlla soltanto il flusso delle informazioni, ma si è in grado di eseguire operazioni e attacchi di vario tipo, come quello avvenuto recentemente in Spagna contro la rete dell’energia elettrica.

    Il governo inglese iniziò così subito ad affidare degli appalti a Darktrace per gestire la sicurezza del servizio sanitario britannico, il National Health Service, e quindi è ragionevole pensare che i dati sensibili dei pazienti inglesi che si sono curati nei vari ospedali del Paese siano oggi nelle mani dei servizi, ma ciò non deve destare alcuno stupore.

    Nei vari Paesi Occidentali, il grande fratello informatico è ormai ovunque e i sistemi di sorveglianza sono talmente avanzati che oggi lo spionaggio di un ignaro cittadino attraverso il suo smartphone è diventato purtroppo cosa all’ordine del giorno.

    I legami con il Mossad di Mike Lynch

    Se la società di Lynch è comunque indubbiamente legata a quell’apparato che nel mondo dell’intelligence viene definito come Five Eyes, ovvero il conglomerato dei servizi segreti di tutti i Paesi anglosassoni, esiste però a sua volta un altro strettissimo legame con i servizi segreti israeliani del Mossad

    Oltre agli agenti della CIA e del MI5, nel consiglio di amministrazione di Darktrace, si incontrano nomi come quello di Doug Band, un uomo d’affari americano già fondatore della banca d’affari Teneo, che aveva dei rapporti molto stretti con l’agente e pedofilo del Mossad, Jeffrey Epstein.

    Epstein era un miliardario americano di origini ebraiche che negli anni’80, nel giro di breve tempo, riesce ad accumulare misteriosamente delle enormi fortune, forse dovute ai contatti di cui già questo personaggio disponeva in quell’epoca se si pensa che ad affidarsi a lui fu il noto imprenditore Lex Wexner, anch’egli di origini ebraiche, e proprietario del famoso marchio d’intimo femminile, Victoria’s secret.

    Epstein passa così dalla matematica che insegnava alla prestigiosa Dalton School di Manhattan all’alta finanza senza alcuna difficoltà, ma dietro il suo personaggio ci sono i servizi israeliani che si servono di lui per irretire potenti personaggi della politica americana, tra i quali l’ex presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, attraverso delle prostitute minorenni e in alcuni casi bambine per poi riprendere i vari orchi in flagrante e ricattare così questi personaggi.

    Il Mossad si è sempre servito del ricatto e del dossieraggio per preservare e aumentare il potere dello stato ebraico, e Jeffrey Epstein, assieme alla sua sodale, Ghislaine Maxwell, assolveva proprio a questa funzione.

    Lynch attorno a sé aveva quindi non soltanto delle figure chiaramente integrate nei servizi angloamericani, ma anche personaggi vicinissimi ai servizi israeliani che sotto certi aspetti costituiscono il piano superiore di tutte le intelligence Occidentali.

    Se si dà uno sguardo alle varie operazioni messe in atto dai servizi segreti inglesi, francesi, e americani, se ne può avere un’ampia conferma, e tra la vasta letteratura a disposizione si può guardare il false flag di Khan Sheikhun, eseguito dal Mossad, dal MI6 e dalla CIA per spingere il presidente Trump ad una guerra contro la Siria, e i vari episodi del terrorismo in Francia, tra i quali quello del Bataclan e di Charlie Hebdo, nei quali si ravvisa in entrambi una partecipazione e una collaborazione attiva dell’intelligence francese e israeliana.

    Il Bayesian non era evidentemente una barca di turisti della domenica che decidono di trascorrere le loro vacanze al largo delle coste di Palermo, ma era un luogo dove c’erano dei personaggi di primissimo piano dell’intelligence angloamericana, come lo era appunto Mike Lynch.

    Impossibile quindi comprendere le cause dell’affondamento della barca senza guardare ai profili dei personaggi a bordo, e a quello che è accaduto poco prima che il Bayesian naufragasse.

    L’affondamento del Bayesian una ritorsione della Russia?

    Soltanto 48 ore prima dei fatti di Porticello, a perdere la vita era stato il citato collega di Lynch, Chamberlain, vicepresidente della sezione finanziaria di Darktrace.

    Ed è proprio forse questa la chiave che consente di comprendere cosa è accaduto in quei due giorni ai dirigenti di questa società.

    La verità sulle loro morti sembra essere dentro Darktrace.

    Si è potuto vedere come Darktrace agisca come società di copertura dei servizi inglesi, ma non si è parlato abbastanza del suo ruolo nella disastrosa invasione ucraina del Kursk.

    A fornire infatti tutta la logistica e la tecnologia informatica per eseguire un attacco cibernetico ai sistemi di sicurezza informatici della Russia è stato proprio Darktrace su mandato del governo britannico, il più attivo senza dubbio nel condurre provocazioni di vario tipo contro Mosca.

    Londra da qualche anno a questa parte si è data molto da fare per alzare la tensione contro la Russia, e nel tentativo di sostituire il vuoto lasciato dagli Stati Uniti, ormai separati di fatto dall’anglosfera dopo l’era Trump, si sono adoperati moltissimo per fornire a Kiev tutta l’assistenza possibile per lanciare spericolate e spesso criminali operazioni contro la Russia.

    Ad esempio, l’attacco contro la base navale di Sebastopoli, in Crimea, è stato possibile soltanto grazie al contributo di Londra che ha dato all’Ucraina dei missili di lunga gittata, intercettati dai russi, per eseguire una operazione che è costata la vittima di almeno 4 civili innocenti russi.

    A fornire un sostegno a tale crimine di guerra è stato anche il governo di Giorgia Meloni che ha messo a disposizione la base di Sigonella alla NATO per consentire di eseguire tale attacco, a differenza di quello che fece, ad esempio, Aldo Moro che oppose un fermo rifiuto alla richiesta di Washington di utilizzare Sigonella per assistere Israele nella guerra dello Yom Kippur nel 1973.

    Sono epoche e contesti storici molto differenti, ma sono soprattutto due classi politiche dal peso specifico completamente diverso perché quella attuale è poco più che uno scendiletto di ciò che è rimasto dell’anglosfera, mentre quella della Prima Repubblica, seppur costretta a stare in un perimetro di sovranità limitata dopo i “patti” di Cassibile, aveva certamente molta più spina dorsale e non esitava a dire no agli angloamericani per non mettere a rischio gli interessi vitali dell’Italia.

    Il Bayesian nasce pertanto con ogni probabilità come una sorta di risposta da parte di Mosca che avrebbe deciso di colpire così gli inglesi, colpevoli di aver assistito l’Ucraina nel suo attacco al territorio russo.

    Secondo le fonti di intelligence russe che hanno raggiunto tale blog, a provocare l’affondamento di questa barca costruita per resistere a traversate oceaniche ben più impegnative della rada di Porticello, sarebbero stati proprio i servizi segreti russi dell’FSB che avevano sorvegliato e monitorato il percorso del Bayesian fino a decidere di affondarlo vicino alle coste palermitane.

    Non è ancora chiaro quale tecnologia sia stata utilizzata per affondare la barca, ma a giudicare dalle foto viste, dev’essere chiaramente una che non produce danni di nessun tipo allo scafo.

    Una delle prime immagini del relitto recuperato del Bayesian

    Alcuni esperti di elettronica e ingegneria navale hanno suggerito che possa essere stato utilizzato un drone marino in grado di provocare una sorta di risucchio sotto l’imbarcazione e trascinarla così verso il fondo nel giro di pochissimi secondi.

    Nessuno ha infatti ha avuto il tempo di fare nulla.

    Il precedente del lago Maggiore: l’affondamento del Goduria

    Il Bayesian è andato giù come un sasso e per giustificare qualcosa che era chiaramente inspiegabile senza un intervento artificiale, gli organi di stampa hanno partorito la stessa storia di copertura utilizzata ai tempi del Goduria, affondato nel maggio del 2023, addossando la colpa ad una inesistente “tromba d’aria”, che i testimoni presenti sul posto smentiscono esserci stata.

    Non accadde nulla del genere nemmeno allora, quando a fare le spese della riunione del vertice di spie sul Goduria fu il suo proprietario, Claudio Carminati, che si ritrovò in un gioco molto più grande di lui e venne utilizzato come capro espiatorio da una compromessa macchina giudiziaria che lo accusò di essere stato il responsabile del naufragio, nonostante anche in quell’occasione non ci fu nessun evento atmosferico che suggeriva di non uscire a fare una escursione sul lago Maggiore, zona che tra l’altro, pullula in abbondanza di spie israeliane.

    A confermare che non ci fu nessuna tromba d’aria è stato anche un testimone d’eccezione, lettore di questo blog, che ha rivelato come quel giorno il tempo era assolutamente sereno, e non c’è stata nessuna violenta tempesta che causò l’affondamento del Goduria.

    Ad intervenire anche in quell’occasione furono i servizi russi che, informati che su quella barca era in corso un vertice di spie italiane, israeliane e inglesi che avevano allo studio una provocazione per destabilizzare il Kosovo e trascinare la Russia in un’altra guerra, intervennero come fecero con il Bayesian.

    I due episodi sono strettamente legati, e per essere compresi appieno vanno inquadrati nel contesto di una guerra geopolitica in corso tra ciò che resta dell’anglosfera e Israele da un lato, e la Russia dall’altro.

    L’Italia si trova ad essere suo malgrado il territorio nel quale si combatte tale scontro con il governo di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio fantasma che in pratica non prende nessuna decisione e non interviene su nessuna questione sociale, economica e geopolitica, ma lascia che sia ciò che è rimasto del sistema a condurre il Paese verso un simile sfacelo e verso una condizione di vassallaggio politico mai vista negli ultimi 80 anni.

    I servizi inglesi a Porticello subito dopo il naufragio

    Un altro esempio di tale condizione di vassallaggio del Paese viene proprio dai fatti successivi al Bayesian, quando sulla rada di Porticello si aggiravano personaggi inglesi che si erano in pratica impossessati della zona e impedivano persino ai residenti locali di avvicinarsi, a dimostrazione che il governo Meloni ha rimesso il territorio italiano nelle mani di Londra.

    A rivelare questo retroscena è stata una lettrice di questo blog che si trovava in vacanza da quelle parti e scrisse quanto le accadde nei giorni successivi.

    Un gruppo di stranieri, con ogni probabilità inglesi e uomini del MI5, cercarono di sequestrarle il telefono per impedirle di scattare delle fotografie, ma la signora si mise ad urlare per attirare l’attenzione dei passanti e invitare gli uomini a desistere dall’aggressione.

    I servizi inglesi non si limitarono soltanto a questo.

    Secondo quanto rivelato dal perito forense, Federico Carbone, alcuni uomini del MI6 erano giunti sul posto per recuperare la chiavetta con i dati che Lynch custodiva sulla sua barca, una memoria USB sulla quale ci sono informazioni decisive, potenzialmente devastanti per i servizi angloamericani e Israele, se fossero state rese pubbliche.

    Non è da escludersi che su quella chiavetta Lynch avesse anche dei file relativi all’esplosivo caso Epstein che vede coinvolti molti personaggi della politica e della finanza in una estesa rete pedofila internazionale.

    Non è però chiaro se l’operazione di recupero della chiavetta sia riuscita, ma non appena sono iniziate le manovre per ritirare su il relitto del Bayesian, si sono verificati degli strani fatti.

    Uno dei sub che era sceso nelle profondità di Porticello è morto in circostanze non chiarite, e i suoi colleghi si sono talmente spaventati che ad un certo punto si sono rifiutati di immergersi nel timore che laggiù potesse esserci qualcosa che avesse provocato la morte del loro amico.

    Ad avere un altro strano incidente è stato uno dei periti incaricati di supervisionare l’operazione di recupero del relitto, un ingegnere civile, che si stava recando sul luogo quando la sua auto ha urtato senza una ragione altre auto sulla statale 113 e si è capovolto.

    L’ingegnere si dovrebbe rimettere presto, ma i giornali parlano già di “maledizione” del Bayesian.

    L’unica maledizione in questa storia sembra essere quella che affligge la verità che gli organi di stampa stanno nascondendo agli italiani nel tentativo di occultare il fatto che c’è una guerra sotterranea tra Londra e Mosca, e il suo teatro di azione “privilegiato” è purtroppo proprio l’Italia, scelta anche come base per i vertici segreti delle élite europee come quello che si è tenuto lo scorso giugno a Cernobbio, nel più assoluto riserbo.

    Un altro probabile capitolo di questa guerra è stato probabilmente quello che riguarda il “turista” scozzese Grant Paterson, giunto in Italia lo scorso marzo, nel quartiere Monteverde, a poca distanza dalla casa di Roberto Saviano, “scrittore” di origini ebraiche molto vicino allo stato di Israele.

    La casa dove risiedeva Paterson esplose e ancora oggi non se ne conoscono le ragioni, così come non si conoscono le ragioni per le quali l’uomo scrisse quando giunse a Roma che tutto sarebbe andato per il meglio se qualcuno non avrebbe cercato di ucciderlo, come apparentemente è accaduto una volta che l’uomo giunse nella Capitale.

    La vera realtà dunque non è quella che si vede in superficie, ma quella che si trova nelle profondità, dove le potenze impegnate in questa guerra geopolitica non si risparmiano violenti colpi fino alla fine di questo conflitto che cambierà completamente i rapporti e gli equilibri politici futuri.

    A giudicare dai recenti sviluppi, si è entrati nella fase terminale, la più acuta e pericolosa perché l’anglosfera, ormai messa all’angolo, non è in grado di cambiare le sorti di questo scontro.

    Ciò però non le impedisce di ricorrere ad eventi destabilizzanti, quali l’esecuzione di attentati terroristici e i sabotaggi alle infrastrutture molti simili ai vari blackout che si sono verificati negli ultimi giorni in tutta Italia.

    Se questo è il ciclo finale di questo sistema di potere, allora sarà meglio essere pronti perché i mesi a venire saranno alquanto turbolenti.

    Fonte: https://www.lacrunadellago.net/i-misteri-del-bayesian-i-servizi-segreti-inglesi-sono-entrati-prima-nel-relitto/


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