II Perù dichiara lo stato di emergenza a causa dell’aumento dei casi di sindrome di Guillain-Barre, una rara malattia autoimmune che attacca il sistema nervoso umano.
Indovinate da cosa è stata causata questa “rara malattia autoimmune”, che poi tanto rara non lo è più da due anni a questa parte?
SI avete indovinato al primo colpo.
D’altronde l’avevamo già anticipato abbondantemente per tempo che le nuove future pandemie saranno quelle degli inoculati dal siero sperimentale, e che serviranno per coprire gli effetti avversi che si stanno verificando in tutto il mondo.
LIMA : Il governo peruviano ha dichiarato sabato un’emergenza sanitaria nazionale di 90 giorni a causa di un “aumento insolito” dei casi di sindrome di Guillain-Barre, che ammontano a 165 con quattro morti, ha riferito Xinhua.
Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale El Peruano, descrive in dettaglio un piano d’azione che è stato elaborato con un budget di 12,12 milioni di soles (3,3 milioni di dollari) con l’obiettivo di migliorare l’assistenza ai pazienti nelle strutture sanitarie, rafforzare il controllo dei casi e preparare materiale informativo per la popolazione e il personale sanitario.
Tra le misure c’erano l’acquisizione di immunoglobuline endovenose e di albumina umana, nonché la diagnosi specialistica degli agenti biologici associati alla sindrome e il trasporto aereo assistito per i pazienti in condizioni di emergenza o critiche.
La sindrome di Guillain-Barre è una malattia rara in cui il sistema immunitario del corpo attacca parte del sistema nervoso periferico.
Finora quest’anno, almeno 18 dei 24 dipartimenti del paese hanno segnalato almeno un caso della sindrome.
L’insolito picco di casi di una malattia rara in un breve periodo di tempo “incide negativamente sulla continuità dei servizi sanitari, poiché non ci sono risorse strategiche sufficienti per rispondere al volume e alla complessità dei casi nelle strutture sanitarie”, avverte il decreto.
Il ministro della Salute, Cesar Vasquez, ha chiesto la dichiarazione di emergenza mercoledì davanti al Consiglio dei ministri, osservando che “se il numero di casi aumenta, potrebbe esserci una carenza di immunoglobuline”. – Bernama
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