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Ma i media di regime continuano imperterriti a mentire
Stanno dicendo che l’opzione dell’obbligo vaccinale non è sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Probabilmente non c’è nemmeno mai veramente stata su quel tavolo perché l’obbligo vaccinale significa prendersi la responsabilità diretta civile e penale dei danni procurati dal siero. Sarebbe il definitivo suicidio del regime ma se lo vogliono fare, si accomodino pure. Al momento pare che resti solo il certificato rafforzato per i lavoratori e con diverse condizionalità. Il suo inizio sarebbe previsto a febbraio e i dipendenti pubblici avrebbero abbastanza tempo per farselo tanto da avvicinarsi alla scadenza dello stato di emergenza del 31 marzo che mette fine all’operazione terroristica salvo sempre più improbabili proroghe.
Tuttavia prendiamo in esame per un istante cosa accadrebbe se fosse veramente approvato il certificato rafforzato per i lavoratori. Tenete presente che non sappiamo le modalità della sua eventuale applicazione ma poniamo anche per un istante che il regime lo approvi con le condizioni descritte sopra. I dipendenti pubblici sono 3 milioni. Al momento sono 1 milione, e probabilmente anche di più, i non sierati. Provate ad immaginare cosa accadrebbe se soltanto il 20% di questi fosse sospeso. Si andrebbe incontro all’inevitabile paralisi dell’intera macchina statale. Il regime di Draghi nel disperato tentativo di far aumentare il numero dei sierati finirebbe inevitabilmente per segare il ramo sul quale esso stesso è seduto.
Hanno provato a fare lo stesso in polizia e nei carabinieri dove per molto meno sono stati costretti a richiamare in servizio i non sierati. Non hanno semplicemente abbastanza personale. Quindi non ha alcun senso lasciarsi intimidire o stracciarsi le vesti ad ogni abbaio del regime e dei suoi media. Questo è un braccio di ferro tra gli italiani liberi e i falsi italiani che hanno venduto la loro patria e attentato alla salute pubblica. Se vogliamo arrivare fino in fondo dobbiamo restare saldi. Sanno loro per primi che non potranno andare avanti a lungo. Sanno che ormai il dissenso contro di loro sta debordando ad ogni livello della società. Prima della disgregazione finale di questo regime marcio e corrotto proveranno a fare il maggior numero di danni possibili. Se vogliamo limitare quei danni dobbiamo restare saldi e uniti. Solo così possiamo accorciare il numero dei giorni che hanno a disposizione. La nostra fermezza è ciò che più spaventa la dittatura globalista.
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