di Lara Sirignano Uomini, donne e bambini considerati alla stregua delle partite di sigarette di contrabbando. Esseri umani chiamati dai trafficanti «agnelli». Carichi di cui disfarsi in caso di imprevisti. «Se ci sono problemi buttateli in mare». Le conversazioni intercettate dalla polizia di Caltanissetta, che ha scoperto una rete che operava tra la Tunisia e la Sicilia organizzando i viaggi in mare di centinaia di disperati che pagavano migliaia di euro per raggiungere le coste italiane, raccontano di criminali senza scrupoli pronti a tutto pur di guadagnare. «Lo sai con chi stai parlando? Io sono Akrem figlio di Beya il più grande trafficante…