Il giudice condanna una giornalista di Repubblica per aver dato del “no vax” a un togato che aveva assolto un’infermiera: Smontato l’assunto che chi non è vaccinato sia per forza “no vax”, qualifica riconosciuta come denigrante. Così si fa giustizia di anni di offese sulla pelle di milioni di cittadini che sono stati demonizzati. Attenzione ad apostrofare con facilità una persona come “no vax”: potreste incorrere nel reato di diffamazione e se l’appellativo è utilizzato da un giornalista all’interno di un articolo, allora potrebbe scattare anche l’aggravante di diffamazione a mezzo stampa. È questo il “succo” di una vicenda giudiziaria che si è conclusa in…