Non sarà che questa riduzione centri con tutti i danni e morti che sta facendo la vaccinazione? Naturalmente, se fosse, non lo ammetterebbero mai anche se hanno visto bene di togliersi tutte le responsabilità civili e penali per gli effetti collaterali, ma ne va dell’immagine globale che i media di regime d’accordo con le case farmaceutiche dovranno divulgare.
Di seguito l’articolo di quotidianosanità.it
Vaccino Covid. Pfizer denuncia problemi di produzione: ridotte le consegne in Europa e la campagna di vaccinazione è a rischio ‘frenata’. Arcuri: “Da noi 29% in meno, pronti a vie legali”
A dare la notizia è stato oggi l’Istituto norvegese di sanità pubblica. Il rallentamento da parte dell’azienda, che interesserebbe tutti i paesi europei, sarebbe dovuto alla necessità di riorganizzarsi per potenziare la capacità di produzione. Non è stata specificata l’entità della riduzione per l’Europa nel suo insieme, ma per la Norvegia la diminuzione sarà del 17,8%. Il Commissario Arcuri pronto ad adire alle vie legali, denuncia che Pfizer consegnerà al nostro Paese circa il 29 per cento di fiale di vaccino in meno rispetto alla pianificazione.

15 GEN – Il laboratorio americano della Pfizer ha avvertito che “dalla prossima settimana” ci sarà un calo nelle consegne di vaccini anti-Covid in Europa, in attesa di migliorare le proprie capacità di produzione. Lo ha reso noto l’Istituto norvegese di sanità pubblica ma “la riduzione temporanea – hanno sottolineato – interesserà tutti i Paesi europei”.
Non è chiaro quanto tempo ci vorrà prima che Pfizer torni alla massima capacità di produzione, che sarà aumentata da 1,3 a 2 miliardi di dosi all’anno. Non è stata specificata l’entità della riduzione per l’Europa nel suo insieme, ma per la Norvegia la diminuzione sarà del 17,8%.
Dal suo canto, riporta la Reuters, Pfizer ha affermato di aver dovuto apportare modifiche al processo e all’impianto che richiederanno ulteriori approvazioni normative. “Anche se questo avrà un impatto temporaneo sulle spedizioni da fine gennaio a inizio febbraio, la nuova catena produttiva consentirà un aumento significativo delle dosi disponibili per i pazienti a fine febbraio e marzo”, ha comunque spiegato Pfizer in una nota.