Per iniziare a guarire il mondo, bisogna combattere la bugia che è alla base di tutti i mali: la teoria dei virus patogeni.
È una teoria talmente fallace che chiunque la studi con un minimo di apertura mentale non può che ridere amaramente a come la scienza sia stata pervertita per gli interessi del globalismo.
E su quell’iniziale ma fondamentale bugia è stato costruito il castello che difende tutte le perversità della medicina moderna, che nell’ultimo secolo ha ucciso molte più persone di tutte le guerre messe assieme, che ha causato dolore e miseria, distrutto famiglie e castrato l’intera società.
Rifiutatela. È il segnale inequivocabile di doppio gioco da parte dei medici e scienziati che fanno finta di respingere gli abusi della tirannia medicale.
Ecco uno degli articoli dove gli “esperti” consigliano l’ennesimo vaccino
La morte di un bambino dimostra come il morbillo nel cervello possa uccidere anni dopo l’infezione
Un bambino nella contea di Los Angeles è morto a causa di una rara ma fatale malattia cerebrale che si sviluppa anni dopo un’infezione da morbillo. Gli esperti sottolineano la necessità della vaccinazione per proteggere i più vulnerabili.
Un bambino in età scolare nella contea di Los Angeles è morto a causa di una rara ma sempre fatale complicazione di un’infezione da morbillo contratta quando era ancora un neonato, troppo piccolo per essere vaccinato. La prima dose del vaccino viene in genere somministrata solo a un anno di età. Gli esperti affermano che il decesso sottolinea la necessità di elevati livelli di vaccinazione nella popolazione per proteggere i più vulnerabili dalla malattia, nonché dagli effetti collaterali che possono manifestarsi molto tempo dopo la guarigione iniziale.
“Questo caso è un doloroso promemoria di quanto possa essere pericoloso il morbillo, soprattutto per i membri più vulnerabili della nostra comunità”, ha affermato Muntu Davis, responsabile sanitario della contea di Los Angeles, in una recente dichiarazione .
Il bambino deceduto soffriva di panencefalite sclerosante subacuta (PESS), una malattia cerebrale progressiva che di solito si sviluppa da due a dieci anni dopo un’infezione da morbillo. Il virus del morbillo sembra mutare in una forma che elude il rilevamento da parte del sistema immunitario, permettendogli di nascondersi nel cervello e infine distruggere i neuroni.
“È solo un virus che non viene controllato e distrugge il tessuto cerebrale, e non abbiamo alcuna terapia per combatterlo”, ha affermato Walter Orenstein, epidemiologo e professore emerito presso l’Università di Emory, alla rivista Scientific American all’inizio di quest’anno .
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