Visto che i poeracci di Pfizer & Co. stanno guadagnando meno dai vaccini, l’American Heart Association ha abbassato ulteriormente i valori per definire l’ipertensione, così che milioni di altri poveri dementi saranno intortati dai medici a prendere farmaci.
Con le nuove linee guida, metà degli americani risultano ipertesi.
Secondo le nuove linee guida, un numero sempre maggiore di americani soddisfa i criteri per l’ipertensione
Quasi la metà degli americani soffre di pressione alta , una condizione chiamata ipertensione .
L’ipertensione è il principale fattore di rischio per malattie cardiache e ictus. Inoltre, l’ipertensione aumenta il rischio di demenza e declino cognitivo. Malattie cardiache, ictus e demenza sono la prima, la quarta e la sesta causa di morte negli Stati Uniti. Purtroppo, solo 1 persona su 4 con una storia di ipertensione riesce a tenere sotto controllo questa condizione.
Nell’agosto 2025, l’American Heart Association e l’American College of Cardiology hanno pubblicato nuove linee guida sulla prevenzione e la gestione dell’ipertensione , basate su un’analisi completa della letteratura pubblicata negli ultimi 10 anni.
The Conversation US ha chiesto al cardiologo Dr. William Cornwell dell’Anschutz Medical Campus dell’Università del Colorado di spiegare il significato delle nuove linee guida e come è possibile collaborare con il proprio medico per gestire la pressione sanguigna.
Quali sono i principali insegnamenti delle nuove linee guida?
Le linee guida più recenti, prima di questa nuova dichiarazione, risalgono al 2017. Da allora, la comunità medica ha imparato molto sull’ipertensione e sul modo migliore per controllarla. Le nuove linee guida forniscono molte nuove informazioni.
Innanzitutto, la definizione di ipertensione è cambiata. I criteri sono più rigorosi e i valori pressori target sono più bassi rispetto al passato.
I criteri dipendono dai valori della pressione “sistolica” e “diastolica” . La pressione sistolica, il valore più alto, rappresenta la pressione nei vasi sanguigni quando il cuore spinge il sangue nel corpo. La pressione diastolica, il valore più basso, è la pressione nei vasi sanguigni quando il cuore si rilassa. Entrambi i valori sono importanti per determinare la gravità dell’ipertensione e il modo più appropriato per gestirla.
Le nuove linee guida hanno eliminato la categoria di “preipertensione”, definita da una pressione sistolica di 120-139 millimetri di mercurio (mmHg) o da una pressione diastolica di 80-99 mmHg. Ora, i pazienti sono classificati come affetti da “pressione arteriosa elevata” se la loro pressione arteriosa è compresa tra 120 e 129 mmHg su valori inferiori a 80 mmHg, o come ipertensione di stadio 1 se è compresa tra 130 e 139 mmHg/80 e 89 mmHg.
Un valore pari o superiore a 140/90 è considerato ipertensione di stadio 2, mentre un valore pari o superiore a 180/120 è considerato una crisi ipertensiva. In sostanza, l’asticella è stata abbassata e questo cambiamento potrebbe avere un impatto su milioni di americani .
Sulla base di questi nuovi criteri, è necessario che i pazienti chiedano al proprio medico se soffrono di ipertensione e se sia opportuno o meno sottoporsi a trattamento. È inoltre molto importante che i pazienti ottengano consigli dal proprio medico su abitudini di vita da integrare nella propria routine quotidiana, come dieta, esercizio fisico e sane abitudini del sonno, per contribuire ad abbassare la pressione sanguigna.
Inoltre, le linee guida incoraggiano i medici a utilizzare un calcolatore del rischio, denominato PREVENT (acronimo di Predicting Risk of Cardiovascular Disease EVENTS ), per determinare il rischio complessivo di malattie cardiovascolari e insufficienza cardiaca di un paziente. Questo strumento rappresenta un significativo passo avanti nella personalizzazione dell’assistenza medica, poiché incorpora fattori di rischio specifici per ogni individuo, consentendo un approccio personalizzato all’assistenza medica.
Qual è il legame tra consumo di alcol e pressione alta?
Le linee guida incoraggiano le persone a limitare il consumo di alcol perché aumenta la pressione sanguigna.
Una meta-analisi del 2023 di sette studi condotti su quasi 20.000 persone ha dimostrato che la pressione sistolica aumenta di circa 1 mmHg per ogni 10 grammi di alcol consumato . Una birra standard contiene circa 14 grammi di alcol, quindi il consumo regolare di alcol può aumentare la pressione sanguigna di diversi punti nel tempo. Per le persone che hanno bevuto una quantità eccessiva di alcol ma hanno smesso, la pressione sanguigna potrebbe tornare a scendere .
Potrebbe non sembrare molto, ma se combinati con altri comportamenti malsani e rischiosi, come la sedentarietà, il peso eccessivo, la mancanza di sonno, lo stress psicologico e il fumo, i fattori di rischio iniziano ad accumularsi rapidamente. Insieme, possono aumentare rapidamente il rischio di malattie cardiache, ictus e demenza .
Le nuove linee guida incoraggiano i pazienti a ridurre o eliminare completamente il consumo di alcol rispetto alle vecchie linee guida. Per chi desidera bere alcolici, le nuove linee guida raccomandano che gli uomini non ne bevano più di due al giorno e le donne non più di uno.
Su quali altri fattori legati allo stile di vita si è concentrato il nuovo rapporto?
Le nuove linee guida sottolineano inoltre che la dieta può avere un impatto significativo sulla pressione sanguigna. Raccomandano che tutti gli adulti, con o senza ipertensione, consumino meno di 2.300 milligrammi di sale, ovvero circa 1 cucchiaino, al giorno e, idealmente, meno di 1.500 milligrammi al giorno. Per fare un paragone, un americano medio consuma più di 3.300 milligrammi di sale al giorno. I pazienti possono anche prendere in considerazione sostituti del sale a base di potassio per abbassare ulteriormente la pressione sanguigna.
Le linee guida raccomandano una dieta specifica chiamata dieta DASH , acronimo di Dietary Approaches to Stop Hypertension, per i pazienti con o senza ipertensione, al fine di prevenire o trattare l’ipertensione. La dieta DASH privilegia frutta, verdura, latticini magri o scremati e cereali integrali. Questa dieta può portare a una riduzione della pressione sanguigna fino a circa 10 mm Hg .
Le linee guida sottolineano anche la necessità di aumentare l’attività fisica . In media, per ogni 30 minuti aggiuntivi di esercizio aerobico a settimana, la pressione sistolica diminuisce di 2 mmHg e quella diastolica di 1 mmHg, con la riduzione maggiore che si verifica con 150 minuti di esercizio dinamico a settimana.
L’esercizio fisico regolare aiuta anche a vivere più a lungo e riduce il rischio di malattie cardiovascolari, ictus e demenza .
Quali sono le principali strategie preventive presenti nel rapporto?
Il calcolatore del rischio PREVENT raccomandato dalle nuove linee guida incorpora diversi fattori, tra cui dati demografici, livelli di colesterolo, anamnesi e pressione sanguigna, per determinare il rischio. Questo calcolatore del rischio è gratuito e disponibile online al pubblico. Il calcolatore PREVENT può essere uno strumento utile per tutti gli americani, poiché fornisce in modo affidabile a pazienti e operatori sanitari una valutazione del rischio complessivo. Ma è particolarmente utile per le persone con più patologie croniche, come ipertensione, colesterolo alto, sovrappeso/obesità o diabete.
L’American Heart Association raccomanda otto comportamenti essenziali per tenere sotto controllo la pressione sanguigna e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari in generale. Tra questi rientrano una dieta sana, un’attività fisica regolare, smettere o evitare di fumare, dormire dalle sette alle nove ore a notte e controllare peso, colesterolo, glicemia e pressione sanguigna.
Le nuove linee guida cambieranno il modo in cui i medici affrontano la pressione alta?
Uno dei maggiori progressi di queste nuove linee guida è l’approccio personalizzato all’assistenza medica attraverso l’uso del calcolatore PREVENT.
Le linee guida raccomandano ai medici di incoraggiare i propri pazienti a controllare la pressione sanguigna a casa, per comprendere meglio le fluttuazioni della pressione che si verificano durante il giorno.
Infine, le linee guida incoraggiano i medici a adottare un approccio più aggressivo nel trattamento della pressione arteriosa. Questo potrebbe rappresentare un cambiamento importante, poiché la pressione arteriosa non controllata è un importante fattore di rischio per l’eventuale sviluppo di malattie cardiache e ictus.
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