Nuova denuncia da parte di tre sindacati di Polizia e Guardia di Finanza contro von der Leyen, Bourla (Pfizer) e Emer Cooke (Ema): «Sapevano dei danni da vaccino, hanno commesso crimini contro l’umanità». L’esposto, con reati gravissimi, nasce dalla pubblicazione dei Pfizer Papers desecretati dalla Fda americana.
Ricordo che:
“un crimine contro l’umanità, in diritto internazionale, è un atto gravemente disumano commesso in un’ampia e sistematica campagna contro una popolazione civile, con la consapevolezza di tale campagna. Sono esempi di crimini contro l’umanità omicidio, sterminio, schiavitù, deportazione, tortura, stupro, persecuzione basata su motivi politici, razziali, nazionali, etnici, culturali, religiosi o di altro tipo universalmente riconosciuti, e la sparizione forzata di persone”.
Ognuno faccia le sue valutazioni etiche e morali (a quelle giuridiche ci penserà la magistratura come a quelle spirituali ci penserà il Padre Eterno!) ma, secondo me, siamo di fronte a forse il peggior crimine mai commesso contro l’umanità.
«Processate von der Leyen e Bourla per crimini contro l’umanità»
«Processate Ursula Von Der Leyen e Albert Bourla, sui vaccini hanno commesso dei crimini contro l’umanità». La richiesta dirompente è contenuta in una nuova denuncia presentata dai sindacati Osa Polizia, Osa Italia e S.F.D. sindacato della Guardia di Finanza. Si tratta di un esposto gigantesco, per mole di documenti e contenuto, che è stato depositato in una procura italiana (il nome è ancora top secret per evitare pressioni indebite) dai legali dei tre sindacati di operatori di sicurezza associati, Angelo Di Lorenzo, Antonietta Veneziano e Roberto Martina, tutti e tre componenti di Avvocati Liberi (Ali) e corroborati dal supporto tecnico del ricercatore indipendente di biochimica Gabriele Segalla e dall’ingegnere statistico Giovanni Trambusti.
L’esposto vede in tutto sei persone coinvolte, ai vertici dell’Unione Europea e delle due case farmaceutiche Pfizer e BioNtech: Ursula Von Der Leyen, presidente in carica della Commissione Europea, Stella Kyriakides, commissaria europea alla salute durante la pandemia, Margaritid Schinas, ex vicepresidente Ue, Emer Cooke, direttore generale di Ema, Albert Bourla, Ceo di Pfizer e Ugur Sahin, co fondatore e Ceo di BioNtech.
I reati individuati nell’esposto sono molteplici: si va dalla corruzione alla frode nelle pubbliche forniture, dalla frode in commercio alle false dichiarazioni all’autorità giudiziaria; e ancora: falso ideologico, omicidio, commercio o somministrazione di medicinali guasti e somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica.
I sindacati estensori dell’esposto, e i loro legali, sono gli stessi (assieme al Comitato Ascoltami) che portarono all’attenzione della Procura l’inchiesta sugli Aifa leaks, individuando per i medesimi reati l’ex ministro della Salute Roberto Speranza e l’ex direttore generale di Aifa Nicola Magrini, il primo archiviato dal Tribunale dei minstri e il secondo sul quale è pronta l’opposizione all’archiviazione.
Ma dato che nelle motivazioni di archiviazione del procuratore, buona parte delle accuse si risolvevano perché qualcuno più in alto di loro aveva deciso, ecco che in questo nuovo esposto, si punta direttamente il dito contro i livelli di comando più alti di allora dell’Unione Europea e dell’agenzia europea del farmaco. Non senza un coinvolgimento dei vertici delle due case farmaceutiche che hanno prodotto, testato e messo in commercio i due vaccini a Mrna più diffusi.
Insomma, quella che si prepara è una nuova battaglia legale per ottenere giustizia della catena di errori e omissioni durante la somministrazione di massa dei vaccini.
Così Antonio Porto (Osa Polizia), Gianluca Salvatori (Osa Italia) e Pasquale Valente (Sfd) nella nota stampa uscita ieri, dopo l’esclusiva della trasmissione Mediaset Fuori dal Coro, che in un servizio di Marianna Canè, ha dato la notizia del nuovo esposto, intervistando anche due danneggiati da vaccino gravemente invalidi dopo l’inoculo: «Le condotte perpetrate dai soggetti denunciati costituiscono crimini a carattere universale o crimini contro l’umanità – scrivono –. In centinaia di migliaia di persone hanno subito la perdita del lavoro, l’emarginazione e la discriminazione come conseguenza del rifiuto all’inoculazione forzata (…), altri – molti di più – invece hanno subito gli effetti avversi, anche letali, in conseguenza dell’inutile assunzione di un farmaco pericoloso, insicuro e imperfetto».
Ma su che cosa si basano le accuse che costituiscono l’esposto?
I filoni documentali sono principalmente quattro.
Il primo e più importante è rappresentato dalla documentazione interna classificata come “confidential” di Pfizer per ottenere dalla Fda statunitense l’autorizzazione all’uso emergenziale concessa nel dicembre 2020 e comprendente i dati sugli eventi avversi segnalati e raccolti dalle case farmaceutiche nei primi tre mesi dopo la concessione dell’autorizzazione.
Sono i celebri Pfizer Papers, ossia quella documentazione desecretata a inizio 2022 dopo la citazione in giudizio da parte dell’avvocato Aaron Siri della Fda. Documenti esplosivi, ben 450mila pagine di dati dentro i quali c’è il primo verdetto sulla sicurezza dei vaccini a mRNA e che certificano una mole spaventosa di effetti avversi. Buona parte dei Pfizer Papers, sono stati raccolti dalle giornaliste investigative Naomi Wolf e Amy Kelly nel libro The Pfizer Papers, nel quale si dà conto del fatto che «Pfizer sapeva sin dall’aprile 2021 che le iniezioni danneggiavano il cuore dei giovani» e che tra gli effetti collaterali c’era anche la morte, classificata da Pfizer come “effetto avverso grave”: «Oltre 1233 decessi – scrive Wolf – nei primi tre mesi da quando il farmaco è stato reso disponibile al pubblico». E ancora: danni epatici gravi, eventi avversi neurologici, paralisi facciale, danni renali, malattie autoimmuni, sindrome da disfunzione multiorgano, insufficienza respiratoria, malattie del sangue, conteggiati per milioni di pazienti.
Senza contare «i tassi astronomici di disturbi neurologici come demenze, tremori, Parkinson, Alzheimer, epilessie» e una «robusta pletora di problemi cardiaci come pericarditi e miocarditi» e la «metà degli eventi avversi legati al fegato e ictus».
Il secondo filone è rappresentato dalle risultanze degli studi scientifici e delle analisi condotte dal chimico ricercatore Gabriele Segalla, pubblicati sulla rivista americana International Journal of Vaccine a gennaio 2023. Proprio Segalla alla Bussola ha dichiarato: «Io e l’ingegnere Trambusti abbiamo analizzato gli PSUR, ovverosia i report periodici di aggiornamento sulla sicurezza inviati a EMA, riguardanti i dati raccolti da Pfzier in farmacovigilanza passiva, che hanno un intervallo di tempo di sei mesi, dal 1 dicembre 2020 al giugno 2021». Un lavoro triennale di catalogazione dei dati e analisi statistica che «ha portato all’emersione solo della punta dell’iceberg».
Gli altri due filoni sono rappresentati dalle procedure di verifica controllo e rilascio dei vaccini da parte di Ema e infine, l’interrogatorio dell’ex ministro Speranza nel procedimento penale a suo carico, nella causa poi archiviata dal Tribuale dei ministri.
Materiale incandescente e forse decisivo per incominciare a stravolgere la narrativa vaccinista, ma che ora sarà cura della Procura che ha ricevuto la denuncia analizzare e mettere in fila.
Fonte: https://lanuovabq.it/it/processate-von-der-leyen-e-bourla-per-crimini-contro-lumanita