La recentissima richiesta ufficiale di Trump alla Corte di Manhattan circa l’esibizione delle testimonianze Epstein è una mossa di quelle dirimenti. A prescindere da simpatie o antipatie, bisogna riconoscerlo.
Ovviamente, la primissima cosa che si può ipotizzare è che tutto rientri in un gioco delle parti. Il che, secondo quanti sostengono (me compreso) che ci sia un unico potere a fare da regia, con i due partiti contrapposti a dare una parvenza di alternanza/scontro di schieramenti, è plausibilissimo.
Però, al di là di questo, si profila, deo gratias, come una mossa inequivocabilmente da Presidente. La maiuscola non è un caso.
Non tanto perché la patata fosse diventata troppo bollente, e fosse dunque arrivato il momento di passarla a chi di dovere, quanto perché segna un sostanziale cambio di registro: in un modo o nell’altro, anche se i tempi si prospettano lunghi, si è deciso di far scoppiare il bubbone.
Un qualcosa che può ricordare molto quanto accaduto in Italia nel 1992, con quella maxi vicenda che sarebbe stata ricordata come “Mani pulite”.
Perché questo accostamento? È presto detto: anche qui sono coinvolti cani e porci (passatemi il termine), sia Democratici che Repubblicani. Anche qui certe pratiche sono diffuse, quasi “normali” (si fa per dire). Anche qui un sistema falsato, distorto, ben al di là della legalità (e della moralità), è diventato la prassi di un certo ambiente uso a frequentare le alte sfere.
La differenza: l’Italia pre tangentopoli viaggiava a gonfie vele, tanto che era arrivata ad essere la quarta potenza economica mondiale. Evidentemente l’inchiesta giudiziaria era l’arma migliore per farla fuori, e al contempo tenersi buono il partito politico più servo (l’unico che si sarebbe infatti salvato dalla mannaia dei tribunali).
Gli USA di oggi, invece, viaggiano verso un drammatico declino, e un terremoto politico/giudiziario potrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere lo strumento per un radicale cambio di tendenza.
Gli esiti, ovviamente, sono del tutto incerti (non abbiamo una sfera di cristallo): ci potrebbe essere una pulizia profonda, davvero salutare, o si potrebbe arrivare ad una guerra civile, fomentata dai soliti poteri tramite contrapposizione politico/mediatica/giudiziaria. Chi vivrà vedrà.
L’unica cosa certa è che se la Corte investita della decisione rifiuta la richiesta, qualunque pseudo motivazione possa addurre, la fazione Dem ne uscirà comunque con le ossa rotte.
Se la Corte accetta, previa audizione di vittime e testimoni coinvolti nell’inchiesta senza che si sia proceduto ad incriminazione, ci sarà probabilmente, ed auspicabilmente, un sisma di proporzioni tali che la nostra Mani pulite, a confronto, sembrerebbe una bazzecola.
Ecco perché altro che nucleare, è questa quella che sembra a tutti gli effetti la vera “Opzione Sansone”.
Un’opzione a cui vuoi che sia Trump, vuoi che siano i poteri dietro le quinte, ora si è stabilito di dare il via.
Noi italiani abbiamo già sperimentato sulla nostra pelle come le cose possano essere eterodirette comodamente verso il peggio.
Vedremo, in questa vicenda USA, se e quanti Filistei pagheranno (finalmente) il giusto prezzo ma, soprattutto, come saranno gestiti gli eventi conseguenti all’eventuale terremoto.
Se non sarà l’ennesima bolla di sapone, sarà una gran bella indicazione, a mo’ di cartello stradale, per capire la direzione che sta prendendo il destino del popolo yankee. E, forse, anche di quello delle relative colonie.
Fonte: https://t.me/Lanonaelica
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