Tutto per creare panico, stress e sconforto …
Dopo le “Indicazioni strategiche ad interim per preparedness e readiness ai fini di mitigazione delle infezioni da SARS-CoV-2 in ambito scolastico (a.s. 2022 -2023)” del 5 agosto e la successiva nota del Ministero dell’Istruzione n.1998 del 19 agosto, arriva il vademecum del 28 agosto.
Sulle prime non si possono dimenticare i rilievi dell’Accademia della Crusca (https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/gruppo-incipit-comunicato-n-20-la-preparedness-e-readiness-ad-interim-un-modo-sbagliato-di-parlare-d/26735) la quale ha duramente criticato la modalità di espressione utilizzate, ritenendo che “non è un documento interno per addetti ai lavori… lo specialismo esagerato e immotivato, con conseguente ricorso a prestiti non adattati e a calchi approssimativi dall’inglese, non trova in questo caso alcuna giustificazione plausibile”.
D’altronde la richiesta di chiarimenti successiva, da cui è scaturita la nota del M.I. del 19 agosto, dimostra proprio che le indicazioni sono state solo fonte di preoccupazione per i dirigenti scolastici.
Ed allora, con l’ultimo vademecum del 28 agosto(https://www.miur.gov.it/web/guest/-/covid-19-inviato-alle-scuole-il-vademecum-con-le-indicazioni-per-l-avvio-dell-anno-scolastico-2022-2023), il Ministero dell’Istruzione ha deciso di sintetizzare documenti dell’Istituto Superiore di Sanità e normativa vigente attraverso slide interattive e le tanto care FAQ, ampiamente utilizzate nel periodo emergenziale e divenute “fonte del diritto” a causa dell’incomprensibilità delle norme.
Le critiche alle indicazioni fornite per la scuola non si limitano alla forma. Sul contenuto del vademecum si è espresso anche il Presidente della Società italiana di medicina ambientale Alessandro Miani il quale in un’intervista le ha definite”assurde” evidenziando che agli insegnanti si chiede di fare il lavoro del medico dovendo stabilire “a occhio” quando il raffreddore è sintomo riconducibile al Covid.
Inoltre la previsione del ricambio di aria frequente (alias aprire le finestre) sarebbe incompatibile con la crisi energetica in atto.
Il presidente della Sima ha inoltre rilevato che la riapertura della scuola arriverebbe in ritardo rispetto alla prevenzione in quanto “i bambini vaccinati sono ancora pochi” e che c’è una nuova variante che si trasmette a più di due metri di distanza.
Su queste dichiarazioni bisogna fare delle osservazioni.
Di assurdità e contraddizioni provenienti dall’alto ne abbiamo viste talmente tante che nulla più ci stupisce, ma la vera assurdità è sentire ancora parlare di prevenzione tramite il vaccino (soprattutto per i bambini) quando la smentita è sotto gli occhi di tutti, e che si stia ancora parlando di linee guida, distanziamento e mascherine.
È assurdo che si continui a “spacciare terrore” a causa di un virus divenuto ormai endemico ed è assurdo che ci sia ancora qualcuno che ci creda!
Ma è ancora più assurdo che della scuola si parli solo ed esclusivamente come luogo del contagio.
A scuola i nostri figli crescono, si relazionano, imparano e soprattutto passano la maggior parte del loro tempo. Dovrebbe essere il “tempio della pedagogia” invece è stata trasformata in un luogo in cui si insegna l’ossessione per la malattia!
Fonte: https://t.me/avvocati_liberi