In Italia operano quasi quattromila strutture residenziali per minorenni. Ogni struttura ospita in media sei–otto bambini. Il sistema è in crescita: negli ultimi anni le strutture sono aumentate, non diminuite.
Una casa famiglia riceve per ogni minore una retta tra centotrenta e centosettanta euro al giorno. Molti Comuni pagano meno, tra ottanta e centoventi euro, ma restano importi elevati. Una casa famiglia con sette bambini costa allo Stato tra trecentotrentamila e oltre quattrocentomila euro l’anno.
Alcune strutture superano i quattrocentotrentamila euro annui. Le case famiglia non sono dello Stato: appartengono a cooperative, associazioni, fondazioni, enti religiosi o privati. Lo Stato paga, ma non possiede. In ogni struttura lavorano circa otto persone tra educatori, coordinatori, psicologi e operatori.
Sono quasi sempre dipendenti delle cooperative, non dello Stato. Il nodo critico: una quota crescente di bambini viene allontanata per fragilità economica, non per violenza. In un Paese dove la povertà aumenta, il rischio è che l’allontanamento diventi una conseguenza della miseria e non della tutela.
Stefano Becciolini
Fonte: https://www.garanteinfanzia.org/minor…
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