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Violenza e rabbia contro chi fa scelte diverse dalle nostre!
Secondo voi è logico e razionale abbandonarsi ad attacchi di rabbia e di violenza, anche solo verbale, verso tutti coloro che fanno scelte diverse da quelle di altri?
Secondo noi NO, non è affatto giusto.
Sopratutto se consideriamo che una determinata fetta della popolazione che ha scelto di non vaccinarsi, etichettata impropriamente novax, viene considerata come violenta ed aggressiva. Mentre invece, avviene l’esatto contrario.
Vogliamo raccontarvi la storia di Santi Daniele Zucarello, un ragazzo tutt’altro che violento e irrispettoso, che sta battendosi in particolare in Sicilia, la sua terra di appartenenza, per il diritto di scelta delle cure, diritto sacrosanto per qualunque cittadino. E sopratutto si sta battendo per una sanità più giusta, senza inclusioni politiche di alcun genere, che dia la priorità alla salvaguardia della salute dei cittadini.
Daniele, in data 27 dicembre è stato invitato ad un convegno, che si è svolto in un Comune siciliano, per esporre il suo pensiero in merito alla malasanità di questa regione, ponendo l’accento su come la politica abbia sempre interferito in modo negativo.
Durante il dibattito Daniele ha anche dichiarato di non essersi sottoposto alla vaccinazione, per una sua legittima scelta.
Nel video che segue viene riportato il suo intervento.
Ma, alla fine del Convegno, quando tutti hanno iniziato a defluire dalla sala, compreso Daniele e sua moglie, questi sono stati accerchiati in modo piuttosto violento e provocatorio da un manipolo di cosiddetti “provax”, ricevendo insulti e minacce con atteggiamento tutt’altro che pacifico.
Fortunatamente, ribadiamo, Daniele è un uomo pacifico e tranquillo che ha reagito in modo molto calmo e misurato , evitando così che la situazione degenerasse e sfociasse in chissà quale violenza.
Nel video che segue, il racconto di Daniele, sul vergognoso accaduto
Ora, ci domandiamo tutti: è normale che accada tutto questo?
Secondo noi no. Ma sappiamo tutti a cosa mirano coloro che ci governano. Il DIVIDI ET IMPERA ha preso ormai il posto di razionalità, coscienza e buon senso.
Non dobbiamo assolutamente permettere che questi atteggiamenti di violenza gratuita verso persone che hanno scelto di fare altro, dilaghi e sfoci in attacchi di questo genere.
Riflettiamo e facciamo tutti le nostre riflessioni! Ma, sopratutto, facciamo valere le nostre scelte, sempre ed ovunque e, sopratutto, non permettiamo a nessuno di calpestarci. Solo così possiamo definirci “liberi”.
Di Maria Teresa Alessandrini