LA RIUNIONE
Nelle ultime ore si è diffuso fermento intorno a una notizia destinata a far discutere, ossia quella che ha visto Donald Trump ricevere alla Casa Bianca un gruppo di leader tecnologici, tra cui i vertici di Meta e Microsoft….
La cena, documentata da agenzie e media, si è tenuta il 4 settembre a Washington…
Una scena che, letta superficialmente, sembra il tradimento di molte aspettative…..
Ma, come sempre, nell’ambito della Guerra Digitale in corso, ciò che appare…non coincide più con ciò che è…
Due figure simbolo di un’epoca (una associata al controllo dell’informazione digitale, l’altra alle politiche sanitarie globali) al tavolo con il Presidente che più di ogni altro ha incarnato la resistenza a quel sistema….
Molti commentatori hanno subito interpretato l’incontro come l’ennesima delusione, sostenendo, quasi come riflesso condizionato, che Trump si è seduto con i suoi nemici, quindi li ha riconosciuti, quindi…li ha legittimati”….
Come dicevamo, però, la realtà, se osservata con occhi attenti, racconta altro….
In questo genere di eventi il “come” conta più del “chi”…
-dove avviene…
-chi convoca….
-in che tempo…
-con quali segnali…..
Non siamo più nella fase dell’esposizione…..
Quella fase è già passata, tutto è stato visto e tutto è emerso….
Ora siamo in un’altra dimensione, quella del ridimensionamento tattico….
I protagonisti non entrano alla Casa Bianca come padroni di un tempo, ma come figure chiamate a rendere conto….
Non è Trump a dover giustificarsi davanti a loro, ma bensì sono loro a doverlo fare davanti a Trump….
È un rovesciamento dei ruoli, sottile ma radicale….
La location stessa lo testimonia, perché la Casa Bianca non è un terreno neutro, ma il centro dell’Alleanza…il tavolo di comando….
Non un incontro tra pari, ma una vera e propria convocazione…..
Il significato dell’incontro si comprende meglio se si osservano i due assi principali….
Sul fronte dell’informazione il messaggio è chiaro, ossia la stagione della censura sistematica sui social, la pratica dello shadowbanning e la modulazione algoritmica a fini politici non possono più proseguire nella forma conosciuta….
È interessante che proprio il 4 settembre, ma nel 2018, compariva nei drop di Q un post (drop #2082 del 4/9/2018) che si chiudeva con una sola parola: “CLOCKWORK, ossia “Orologeria perfetta”…
Quattro anni dopo, nello stesso giorno, la cena ai piani alti del digitale ribadisce lo stesso concetto, vale a dire orologi sincronizzati…i nodi dell’informazione di massa ricondotti a una nuova regia…..
Sul fronte sanitario e dell’Agenda 2030, invece, la fase pandemico-vaccinale come leva di governance globale è giunta al termine nella sua spinta narrativa….
Qui il ridimensionamento è chiaro…in altre parole è meglio che sia il protagonista stesso (Bill Gates) a spostarsi, annunciando nuove priorità filantropiche o industriali, piuttosto che affrontare una collisione frontale che lo trasformerebbe in martire mediatico, a tutto vantaggio dello Stato Profondo….
Lo stesso messaggio si riflette agli altri presenti, ovverosia l’epoca in cui l’Agenda veniva dettata dall’alto è finita…la nuova regia è altrove….
Non è un caso che la cronaca della serata abbia insistito su temi come l’intelligenza artificiale e gli investimenti infrastrutturali che sono la cornice e il linguaggio guidati dalla presidenza, non certo dai convenuti….
Trump non combatte frontalmente i suoi avversari, li convoca…
È la tattica del “keep your enemies closer”…Un avversario colpito di petto diventa facilmente martire, mentre un avversario costretto a negoziare perde aura, forza e terreno…..
Convocare Zuckerberg e Gates alla Casa Bianca significa dunque affermare che non sono più alfieri di un progetto, ma pedine sotto controllo….quello della Presidenza, e quindi, dell’Alleanza….
Il messaggio, in questo caso, non è rivolto solo all’opinione pubblica, ma anche alle cancellerie straniere…il vecchio blocco non detta più l’agenda, adesso deve bussare alla porta del Presidente…..
Il dettaglio del “Delta” nel Drop sopra citato è significativo…
In un post coevo alla cena, Trump citava un memo della compagnia aerea Delta. Chi segue i drop di Q sa che “delta” significa differenza temporale, collegamento fra post e avvenimenti…
Proprio quel giorno, se si osserva il delta con i drop del 4 settembre 2018, emerge ancora una volta il “CLOCKWORK”, a testimoniare la sincronia dell’operazione….
Non prove giuridiche, certo, ma segni di un’orologeria narrativa, schema operativo che ricuce eventi lontani in un disegno coerente….
È un link mentale tipico delle operazioni di de-masking informativo, ovvero non confronto frontale, ma ri-orchestrazione delle leve…..
Il risultato immediato di questa convocazione è la creazione di una frattura…..
Parte dell’élite può scegliere di adattarsi per salvare gli asset, un’altra parte resisterà….
Ma proprio questa divisione rende impossibile l’avanzata compatta dell’Agenda 2030, comunque già defunta, e dei progetti collaterali del DS….
È un deragliamento silenzioso, che si compie senza colpi di teatro….
Il potere di convocazione vale più di qualunque slogan, perché, appunto, seduti a quel tavolo non erano i leader a dettare le condizioni, ma il Presidente a incanalare i discorsi….
E questo…. è ciò che conta…..
Questa, in pratica, è una negoziazione asimmetrica….
Il potere di convocazione vale più di qualunque hashtag, e le scelte d’investimento e i commitment pubblici annunciano dove si sposta l’asse reale….
Chi vede in questa riunione un tradimento manca della visione complessiva…del quadro d’insieme….
Non è un atto di resa, ma bensì di forza. …Non tantomeno è legittimazione, ma una sofisticata neutralizzazione tattica…..
È, in fondo, l’immagine plastica di una guerra che non si combatte più nelle piazze, ma nelle stanze dove gli ex potenti devono sedersi…e ascoltare…..
L’Alleanza non ha bisogno di esibire muscoli perché li ha già, e ciò che serve adesso è piegare, dividere e deviare….portare le schegge impazzite del vecchio sistema dentro un alveo controllato….
Trump non va a casa loro….
Sono loro a venire da lui…..
E questo, nella logica di una Guerra di Intelligence, fa tutta la differenza…..

Fonte: Alessandro Sieni
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